Nuovo reddito di cittadinanza, quando si parte

E’ pronta la prima bozza del nuovo sussidio. Si chiamerà Mia e sostituirà il reddito di cittadinanza

Nuovo reddito di cittadinanza in arrivo (Adobe) – Consumatore.com

Si chiamerà Mia, acronimo di “Misura di inclusione attiva” ed è la nuova misura di sostegno alle persone in difficoltà a trovare un lavoro che sostituirà il reddito di cittadinanza. Era una misura attesa per il nuovo anno ma la ministra del lavoro Calderone ha anticipato i tempi e nel prossimo consiglio dei ministri ci sarà all’ordine del giorno anche la discussione della nuova misura.

Il nuovo reddito di cittadinanza sarà suddiviso in due categorie di percettori: nuclei con minori, o over 59 o diversamente abile; e nucleo familiare composto da occupabili. La distinzione dei due casi rileva ai fini della misura del sussidio e della durata. Infatti, per i primi durerà sempre 18 mesi alla prima percezione e avrà un valore base di 500 euro.

Reddito di cittadinanza, arriva Mia

Nuovo reddito di cittadinanza in arrivo (Adobe) – Consumatore.com

In tal caso non sembra cambiare nulla con il reddito di cittadinanza. Nel caso degli occupabili, invece, la misura del sostegno si riduce al valore base di 375 euro. La durata, invece, scende a 12 mesi per la prima percezione. Per quanto riguarda la tempistica, è intenzione del governo far entrare in vigore la nuova misura già a settembre 2023.

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In tal caso si tratterebbe di un largo anticipo visto nche la nuova misura era stata annunciata per il 2024. Non sono ancora emersi dettagli sull’ammontare della somma con l’aumento del numero dei componenti familiari. Inoltre, nulla è emerso sulle modalità di erogazione. Oggi il reddito viene inoltrato su una carta ricaricabile che è utilizzabile soltanto per determinati esercizi commerciali che rivendono merce autorizzata al’acquisto con la carta.

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Per quanto riguarda le misure di politica attiva, non sono state date indiscrezioni. Si tratta della parte relativa alla reintroduzione dei beneficiari ne mondo del lavoro. Parte che è mancata alla norma sul reddito di cittadinanza così come riconosciuto anche dallo stesso leader della forza politica che ha fortemente voluto lo strumento di sostegno.