Prosegue la fase di cambiamento profondo del mondo bancario. La prima banca ha detto addio all’uso dell’assegno
Il mondo bancario è in piena evoluzione da due anni. Infatti, come ogni evento che coinvolge il mondo e segna la storia spesso comporta dei profondi cambiamenti in vari settori rganizzativi, anche in questo caso, con la pandemia si assiste ad un processo di cxambiamento nel campo finanziario e bancario.
Infatti, la pandemia, la chiusura delle attività commerciali fisiche ha spinto i cittadini ad un maggiore utilizzo dei pagamenti digitali. La spinta è stata poi rafforzata dalle istituzioni, dall’Europa principalmente, affinché si avviasse la fase di maggiore utilizzo di pagamenti difitali anche in Italia, tra gli ultimi paesi dell’Unione per l’utilizzo.
Banca Intesa San paolo, addio all’assegno
L’Europa spinge sull’Italia perché i pagamenti digitali lasciano traccia e combattono, in tal senso, l’evasione. Ciò èermetterebbe al paese di affrontare con parametri migliori il patto di stabilità europeo e il pareggio di bilancio obbligatorio per tutti gli Stati membri. Dal canto suo, il mondo bancario ha colto l’opportunità e a sua volta sta spingendo verso l’addio ai contanti incentivando l’uso di carte e, sopratutto, disincentivando il contante.
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L’ultima azione in tal senso arriva da un importante istituto di credito. Infatti, a partire dall’8 maggio i clienti di Intesa San Paolo non potranno più utilizzare gli assegni bancari. Tuttavia, il ritiro degli assegni non sarà obbligatorio. Infatti, Intesa comunica che chi lo vorrà potrà proseguire ad usarlo.
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Per spingere gli utenti ad accettare l’iniziativa, la banca ha introdotto uno sconto interessante. Ecco il comunicato in un breve stralcio: “Ti informiamo inoltre, che a partire dalla stessa data potrai effettuare online bonifici istantanei senza alcuna commissione aggiuntiva, allo stesso costo del bonifico Italia”. Si tratta di un chiaro modo per spingere gli utenti a dire addio al cartaceo e allo strumento fisico a favore sempre più del digitale. Banca Intesa San Paolo potrebbe essere solo la prima ad iniziare un percorso sempre più verso l’addio ai pagamenti fisici.