Un uomo di Livorno denunciato per violazioni delle norme relative al reddito di cittadinanza: il caso

Il tanto discusso reddito di cittadinanza è in fase di addio. Infatti, dal 2024 non ci sarà più e sarà sostituito, secondo quanto annunciato da esponenti della maggioranza che sostiene il governo, da una nuova misura in vigore dal 2024. Intanto nel 2023 continueranno a percepire il reddito non tutti.
Infatti è stata apportata sin da subito una modifica che prevede l’addio al sussidio per circa 600.000 persone. Si tratta dei cosiddetti occupabili, ossia percettori che sono tra i 18 e i 59 anni e che non hanno a carico minori o fragili oppure over 60. Per costoro erano stati annunciati, però, dei corsi di formazioni per affrontare la fase di addio alla misura di sostegno. Tuttavia, ad oggi alcuna norma è stata affrontata.
Reddito di cittadinanza, così si rischia la denuncia e il carcere

Non ha a che fare, invece, con le novità volute dal nuovo governo e dalla nuova maggioranz ala norma che prevede la denuncia penale nel verificarsi di questa situazione per un percettore del reddito di cittadinanza. Infatti, un uomo di 40 anni di Livorno è stato denunciato perché non ha informato l’Inps durante il periodo di percezione di aver svolto alcuni lavori a termine.
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In tal caso, infattim, oltre alla restituzione della somma equivalente al periodo di lavoro il percettore viene denunciato. In caso di mancata denuncia di lavoro intrapreso o di modifica della situazione patrimoniale, i percettori rischiano da uno a tre anni di reclusione. Intanto, mentre le forze politiche premono per la formazione annunciata per coloro che perderanno il sussidio tra pochi mesi, a Roma, Napoli e Palermo nascono comitati a difesa dei percettori del reddito di cittadinanza.
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Si tratta di un’iniziativa sindacale supportata da associazioni e studenti che offrono un punto di riferimento ai percettori del reddito sia sotto il profilo sociale che burocratico oltre che economico come l’organizzaizone di pacchi di spesa per coloro che sono più in difficoltà.