Il reddito di cittadinanza sarà cancellato a partire dal 2024. Al suo posto il governo ha annunciato una nuova misura

Il reddito di cittadinanza sarà abolito nel 2024. Al suo posto l’esecutivo intende realizzare una nuova misura di sostegno alle persone in difficoltà ad inserirsi nel mondo del lavoro. Al momento, però, non è ancora stato affrontato alcun tipo di misura. Intanto, per i percettori del 2023 l’assegno non è assicurato per tutti.
Infatti, tra i percettori esiste una categoria che lo perderà prima della scadenza del 2023, ossia il 31 dicembre. Si tratta di coloro che la premier ha definito “occupabili”, ossia persone tra i 18 e i 59 anni che non hanno minori, over 60 o fragili a carico. Queste persone perderanno il reddito dopo sette mesi di percezione del 2023.
Reddito di cittadinanza, partono i comitati di sostegno

Tuttavia, per costoro era stato annunciatoi un percorso che porterà gli occupabili ad essere sostenuti con percorsi di formazione finalizzati a facilitare l’ingresso nel mondo del lavoro alla scadenza dei sette mesi. Tuttavia, si è già al secondo mese dell’anno e al momento non c’è traccia di alcuna misura in tal senso.
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Per questo motivo, su iniziativa del sindacato Clap e con il sostegno di associazioni, studenti stanno nascendo comitati di difesa dei percettori del reddito di cittadinanza. Costoro si occuperanno di sostenere tali persone sia organizzando consegne a domicilio della spesa quotidiana.
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Il segretario del sindacato Clap ha dichiarato in merito che si vuole “creare un luogo di aggregazione per i percettori del reddito che sono isolati e stigmatizzati sia dalla politica sia dai media”. I comitati, quindi sono dei luoghi in cui si possono aggregare i percettori del reddito e possono trovare assistenza sociale che va dalla spesa al sostegno burocratico per ottenere misure favorevoli messe a disposizione dalle istituzioni locali e nazionali. Le prime città sono state Roma e Milano ma è pronto a partire un comitato anche a Palermo.