INPS, come calcolare la propria pensione futura | Tabella

Ecco le tabelle che permettono di verificare l’importo della vostra pensione futura: calcolarla è semplice con questi passaggi

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La riforma previdenziale tarda ad arrivare. Nel frattempo i regimi pensionistici sono legati ancora al metodo introdotto nel 1996, ann in cui dalla retributiva, si è passati alla contributiva. Infatti, dai nati nel 1980 in poi, il calcolo dell’importo pensionistico è cambiato, sbilanciando la cifra in favore della quantità di contributi versati.

Quindi, mentre assistiamo alla sparizione della Quota 100, che ha permesso a tanti italiani di andare in pensione prima dei 67 anni, molti altri, che dalla data del ritiro dal mondo el lavoro sono lontani, si chiedono quanto gli spetterà una volta terminati i requisiti. Il calcolo non è difficile, e si basa sull’età in cui si va in pensione e sulla quantità di contributi versati.

Si ricorda che per coloro che non hanno versato sufficienti anni di contributi, allo scadere del 67esimo anno di vita si può accedere alla pensione minima di anzianità, pari però solamente a 515 euro, cifra al giorno d’oggi assolutamente insufficiente per vivere, anche se con poche pretese. Se alle bollette, la spesa ed altri beni di prima necessità si aggiunge poi anche l’affitto, allora 515 euro sono una cifra davvero ridicola.

Pensioni, le tabelle che indicano l’importo futuro

Le due tabelle sottostanti si riferiscono a un montante contributivo pari a 150.000 euro e uno per 250.000.

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Per chi vuole conoscere quanto andrà a prendere di pensione, deve consultare le tabelle soprastanti. Ciò che colpisce è senza dubbio la discrepanza tra quanto si è versato negli anni di lavoro in termini di contributi e quanto poi speta di pensione. Evidentemente gli importi non molto alti sono dovuti ad un’aspettativa di vita superiore al passato.

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I contributi versati anno per anno, sono poi rivalutati ogni anno in base all’aumento del PIL nazionale su base quinquennale. Quindi se il PIL del nostro Paese cresce, le pensioni cresceranno di conseguenza. Se il PIL dell’Italia cresce, le pensioni future degli italiani cresceranno di pari passo. Se il PIL non cresce, le pensioni non cresceranno.