Sorpresa in busta paga: arrivano gli arretrati. Ecco per chi

Alcuni lavoratori nel nuovo anno avranno degli aumenti derivati dagli arretrati. Ecco chi sono i beneficiari

Busta paga
Busta paga (Foto Adobe)

Inizierà presto il nuovo anno, nuovamente all’insegna dell’incertezza, dato che lo stato di emergenza sanitaria è stato procrastinato a marzo 2022, e poi chissà. Molti lavoratori in questo momento sono in attesa o hanno appena ricevuto la Tredicesima in busta paga, cioè la doppia mensilità che gli permetterà di affrontare al meglio le spese natalizie.

Ma alcune categorie, nello scorso anno hanno ricevuto meno soldi rispetto a quanti ne avrebbero dovuti avere dagli adeguamenti Istat, e questo crea un ritardo, che in termini di busta paga significa maturare degli arretrati.

Si tratta di quasi 10 miliardi di euro. Questa è la cifra con cui saranno rimborsati alcuni dipendenti con gli arretrati che gli spettano. Un bel gruzzoletto si pensa che, dal prossimo anno, sarà fino al 4,15% in più sugli stipendi lordi. Ma non per tutti. Solo alcune categorie di lavoratori potranno beneficiare degli aumenti in busta paga.

Busta paga, aumenti per arretrati nel 2022

50 euro
50 euro (Foto Adobe)

Il motivo dell’aumento delle nuove buste paga è da ricondursi ad un ritardo strutturale dei rinnovi contrattuali nelle Pa: non si tratta che di un adeguamento fisiologico a cui vanno incontro, periodicamente, certe tipologie di contratti statali.

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Il calcolo è il seguente: c’è una progressione che va dall’1,3% per il 2019 al 2,01% per il 2020 fino al 3,78% a regime. Quindi chi lavora nella pubblica amministrazione avrà busta paga più ricca, ma gli aumenti non sono uguali per tutti. Ad esempio, i più fortunati potrebbero essere i dipendenti collocati nelle funzioni centrali.

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Quindi oltre di 200mila persone, i funzionari centrali, avranno un aumento in busta paga compreso tra 1.120 a 2.150 euro a seconda dell’inquadramento del dipendente. Situazione diversa nella Sanità (3 miliardi di arretrati) e tra Regioni ed enti locali (1,7 miliardi) dove aumenti e arretrati contrattuali sono finanziati dai bilanci delle amministrazioni.

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