Gli assegni sociali sono soggetti a valutazione del reddito. E’ obbligatorio inviare annualmente gli aggiornamenti

Gli assegni sociali sono misure assistenziali o di indennizzo in caso di indigenza o impossibilità di lavorare. In quanto tali sono soggetti in tutto o in parte alla condizione reddituale del soggetto richiedente. Sia che si tratti di invalidità o di sussidio, entro il 15 settembre 2021 chi percepisce gli assegni Inps, ad eccezione della pensione contributiva, è tenuto a comunicare all’Istituto il reddito personale e familiare.
L’Inps comunica che se non si inviano i dati in tempo, si può rischiare di subire trattenute sull’assegno, o, nei casi più gravi, la perdita del sussidio.
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Cosa succede se non si comunicano gli aggiornamenti sul reddito

L’Inps ha già avvertito: il 15 settembre è la data ultima per comunicare gli aggiornamenti, dopodiché scattano i provvedimenti di restrizione. Le categorie che percepiscono l’assegno sociale sono molte, e con molte differenze, ma si possono dividere in 2 macrocategorie:
- assegno previdenziale collegato in tutto o in parte al reddito, come ad esempio per l’integrazione al trattamento minimo, maggiorazione sociale, pensione ai superstiti;
- assegno sociale e di una serie di prestazioni di invalidità civile, come ad esempio la pensione di inabilità, assegno mensile di assistenza, pensione a ciechi civili e a sordi.
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Sulla prima categoria l’Inps punta i fari, ricordando che chi non ha comunicato i redditi per il 2017 e 2018 deve farlo subito; in caso contrario inizierà a subire decurtazioni dall’assegno, per poi perderlo definitivamente. L’Inps ha deciso di recuperare le somme elargite indebitamente.