In occasione della Giornata Mondiale dell’acqua 2021, è stato presentato il progetto Blue Lakes per sensibilizzare al problema delle microplastiche che minacciano l’ambiente.

Il problema delle microplastiche presenti nell’acqua è una questione che va affrontata e risolta, questo il tema principale del video realizzato dal progetto Blue Lakes s nell’ambito della Giornata Mondiale dell’acqua.
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Microplastiche, il progetto di sensibilizzazione Blue Lakes

Il progetto LIFE Blue Lakes, finanziato dal programma LIFE e co-finanziato da Plasticseurope, ha come scopo quello di sensibilizzare i consumatori sul problema delle microplastiche presenti nelle acque europee. In particolare il progetto Blue Lakes si concentra su tre laghi italiani e due laghi tedeschi: il lago di Garda, il lago di Bracciano e Lago Trasimeno, il Lago di Costanza e il Lago di chiemsee. Capofila e coordinatore del progetto è Legambiente.
Le microplastiche sono un problema a livello globale. Innanzitutto, con il termine microplastica si identificano le particelle di plastica di misura inferiore a 5 mm e che sono per la maggior parte residui e frammenti dovuti al disfacimento e alla disgregazione dei rifiuti plastici lasciati liberi.
Oltre ai rifiuti, anche i tessuti sintetici rilasciano particelle in plastica. Con un semplice lavaggio in lavatrice si arriva a rilasciare fino a un milione e mezzo di microparticelle di plastica. Il progetto Blue Lakes ha preso come esempi il lago di Garda, quello di Bracciano e lago Trasimeno perché negli ultimi tre anni la concentrazione media di microplastiche per chilometro quadrato è aumentata a livelli preoccupanti.
Secondo i dati, che sono stati resi noti a luglio 2020, nel lago di Garda si è passati da 9.900 particelle a 131.619 particelle per chilometro quadrato nel triennio che va dal 2017 al 2019. Nel lago Trasimeno si è passati da meno di 8.000 a oltre 25.000 particelle. Il lago di Bracciano registra un aumento da 117.288 particelle fino a 392.401 particelle.
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È evidente, quindi, come il problema sia una vera e propria emergenza per tutti. Le fonti principali, come accennato, sono non solo i rifiuti ma anche le azioni quotidiane. L’inquinamento da microplastiche infatti si distingue con microplastiche dette primarie e microplastiche secondarie. Circa 700.000 particelle vengono rilasciate e nell’acqua con un semplice ciclo di lavatrice, i glitter nei detergenti e nei cosmetici e altre sostanze simili rilasciano tra 4.600 e 94.500 particelle, il degrado degli pneumatici produce 20 g ogni 100 km.
Le microplastiche secondarie sono quelle derivate dalla disgregazione dei rifiuti dispersi e che costituiscono tra il 69 il il 81% del totale delle microplastiche disperse in ambiente marino. I promotori del progetto ricordano inoltre che “solo In Europa, ogni anno finiscono nell’ambiente tra le 75 Mila e le 300 mila tonnellate di microplastiche, cioè particelle con dimensioni inferiore ai 5 mm, che inquinano soprattutto i corsi d’acqua i laghi e i mari“.