In questi giorni molti cittadini sono stati bersaglio della truffa del finto sms a firma di Intesa San Paolo. Il boom dei casi si è registrato a Venezia.
Negli ultimi giorno centinaia di cittadini, soprattutto nella provincia di Venezia, hanno ricevuto un sms truffa a firma Intesa San Paolo – ovviamente estranea ai fatti. Il furto più grande è stato quello ai danni di un veneziano che si è visto sottrarre dal proprio conto una cifra pari a 5 mila euro.
Con un semplice sms i truffatori riescono a rubare dai conti correnti dei risparmiatori centinaia alle migliaia di euro, dimostrando un formidabile ingegno informatico.
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Truffa sms, in cosa consiste

Solo negli ultimi giorni l’Adico ha ricevuto decine di segnalazioni e aperto le relative pratiche.
“In questi giorni il telefono dell’associazione è rovente” – ha dichiarato Carlo Garofolini, presidente dell’Adico. “Abbiamo raccontato alcuni casi che ci sono capitati diverse settimane fa, tra i quali quello di una 40enne di Fossò alla quale sono stati sottratti 700 euro“.
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Le vittime ricevono un sms – in tutto e per tutto identico a quelli inviati solitamente dalla banca – con il quale sono avvisate di un movimento sospetto sul proprio conto. Il testo del messaggio le invita a cliccare su un link. Una volta cliccato sono contattate da un finto operatore – solitamente con prefisso 011. A questo punto ricevono un codice sul cellulare che il malfattore chiede di fornirgli. Si chiude così la telefonata, mentre dal proprio conto sono sottratte centinaia di euro.
“Banca Intesa conosce la situazione e sta cercando di avvertire i propri clienti – ha continuato Carlo Garofolini – ma evidentemente non è sufficiente. C’è una falla nel sistema informatico della banca ed è qui che l’istituto deve intervenire. Sappiamo che la polizia postale sta ricevendo tantissime segnalazioni e molte persone poi vengono da noi a chiederci assistenza. Stiamo aprendo davvero tante pratiche, il telefono squilla ogni minuto. Naturalmente noi, tramite il nostro ufficio legale, chiediamo alla banca di rimborsare i clienti truffati dato che la responsabilità dell’istituto di credito è palese“.