Nella Legge di Bilancio 2021 sono state inserite delle importanti novità sulle pensioni dei lavoratori part time. Andiamo a vedere nel dettaglio di cosa si tratta
Nella nuova Legge di Bilancio 2021 sono state introdotte delle novità molto importanti che riguardano le pensioni Inps dei lavoratori part time. A partire dal prossimo anno infatti, i lavoratori che hanno svolto la loro professione in regime di part time verticale, avranno la possibilità di ottenere delle agevolazioni sul collocamento in quiescenza.
Vi sarà rispetto al passato un calcolo diverso sul riconoscimento della durata dell’attività lavorativa svolta. Fino a questo momento infatti, i periodi non lavorativi non venivano conteggiati per il calcolo dell’anzianità contributiva in quanto il part time verticale ha sempre previsto un calcolo del monte ore su base annuale e non giornaliera.
Leggi anche: Legge di Bilancio 2021, cosa prevede la bozza di governo
Legge di Bilancio 2021, un nuovo metodo di calcolo contributivo per i lavoratori part time

Invece, con il nuovo metodo di calcolo per questa categoria di contribuenti, si considera a partire da adesso l’intero periodo contrattuale. Per fare un esempio, un lavoratore che per vent’anni ha svolto la professione con un contratto part time verticale ciclico, quest’anno si vedrà riconoscere tredici anni di contributi per poter ottenere la pensione.
A partire invece da gennaio 2021 il lavoratore in questione acquisirà il diritto di vedersi riconoscere dallo Stato tutti i 20 anni di servizio ai fini del calcolo contributivo.
Si tratta di una novità molto importante che renderà sicuramente felice la categoria in quanto a queste condizioni rispetto al passato, la strada per poter ottenere la pensione si annuncia in discesa.
Leggi anche: Pensioni, governo proroga Ape Sociale nella nuova Legge di Bilancio 2021